LUCCA. Tratterà il tema della “Resistenza saharawi tra storia e cronaca” l’incontro in programma lunedì 20 maggio, alle 17, in sala Mario Tobino, a Palazzo Ducale. Un appuntamento promosso dall’Associazione Salama e dall’Arci di Lucca con il patrocinio e la collaborazione della Scuola per la Pace della Provincia di Lucca.
Nell’occasione saranno presenti Abdallahi Mohamed Salem, rappresentante Repubblica Araba Saharawi Democratica (Rasd) in Toscana e Ahmed Ettanji, responsabile di Equipo Mediático, referente del movimento giovanile di resistenza saharawi che incontreranno le parlamentari Raffaella Mariani e Alessia Petraglia, alla presenza di rappresentanti di enti locali del territorio.
L’iniziativa fa parte del ciclo di eventi “…è festa d’aprile”, promossa da Arci comitato territoriale di Lucca in occasione del 68° anniversario della Liberazione dal nazifascismo.
“L’incontro – commenta Alberto Peretti di Arci – si propone di fare il punto sulla lunghissima battaglia del popolo Saharawi per l’autodeterminazione. Il colloquio con le parlamentari Mariani e Petraglia, da sempre sensibili al tema, è un modo per sollecitare in avvio di legislatura un diverso e più concreto impegno del Parlamento nei confronti della causa Saharawi. La scelta di collocare l’iniziativa nel ciclo di eventi che celebrano la Liberazione non è ‘fuori tema’, bensì un modo concreto per porre l’attenzione a 68 anni dalla nostra liberazione dal nazifascismo, su una moderna e attualissima lotta di un popolo per l’autodeterminazione e la rivendicazione dei propri diritti sui territori occupati del Sahara Occidentale”.
“Ci fa piacere infine – dichiara Daniela Micheletti, presidente di Kalama – poter incontrare insieme ai parlamentari e al rappresentante della Rasd in Toscana, un giovane rappresentante ventenne di un movimento Saharawi. Un segno che rafforza la speranza che questa civilissima e non violenta battaglia dei Saharawi, dopo 38 anni possa proseguire e non spengersi con una nuova generazione che non ha vissuto personalmente l’esilio, ma che tiene viva con dignità la giusta rivendicazione dei padri”.
